La pistola a salve, nota in Italia anche come scacciacani, ha origini britanniche e nel Regno Unito viene chiamata Alarm guns, Signal guns o Black guns, in base alle funzioni che svolge. Nel nostro Paese, però, il suo vero significato viene confuso.
Le pistole a salve fanno parte di una categoria di commercio libero che non prevede l’obbligo di licenza, individuabile nel tipo “top firing”, ovvero una pistola a canna coperta, con tappo rosso e sfiatatoio superiore.ù
C’è poi la “front firing” che presenta uno sfiatatoio frontale, come nelle canne classiche, con il quale è possibile lanciare oggetti di piccole dimensioni non mortali. Le pistole a salve, appartenenti a quest’ultima tipologia, sono considerate armi comuni dalla legge italiana.
Perché acquistare una pistola salve?
Non è un caso che la pistola a salve venga chiamata scacciacani, in quanto è stata ideata per allontanare diversi tipi di animali indesiderati da una proprietà privata, quali volpi, cani, gatti, roditori, ecc. La pistola a salve può riprodurre il rumore degli spari, proprio come una pistola vera e, in questo modo, si possono spaventare gli animali, favorendone l’allontanamento senza gravi conseguenze.
Un’arma a salve, può essere molto utile qualora ci si perdesse in un luogo isolato, con scarse possibilità di comunicazione: in questo caso l’uso di una scacciacani può servire a segnalare la propria posizione.
Inoltre un’arma a salve può essere utile anche in caso di pericolo in un posto isolato, ad esempio se viene avvistato un animale pericoloso: in questa situazione il rumore di uno sparo, anche se a salve, può allontanare l’insidia e tranquillizzare gli animi.
Tra i diversi motivi che portano a scegliere una pistola a salve c’è quello di prevenire o contrastare le rapine. Infatti, con uno sparo a salve si possono allontanare eventuali malviventi dalla propria abitazione.
Differenze principali tra una pistola a salve e un’arma vera
Una volta esaminati i diversi impieghi di una pistola a salve e, dopo aver capito che il rumore e il tipo non sono poi così diversi da una pistola vera, bisogna essere in grado di distinguere le differenze tra una e l’altra al primo impatto.
Uno dei fattori determinanti è legato alla legge italiana; in Italia, infatti, il trasporto e la detenzione di un’arma da fuoco sono sottoposti a limitazioni progressive.
La semplice detenzione di un’arma comporta solo di recarsi al poligono e compilare un apposito modulo in cui se ne attesta il trasporto ad uso sportivo; nel secondo caso, invece, è richiesto il porto d’armi e si può utilizzare l’arma per la caccia o per motivi di lavoro. Nessuna restrizione per i collezionisti che acquistano pistole a salve.
Per quanto riguarda il fattore estetico, non tutti sono capaci di cogliere al volo le differenze tra una semplice scacciacani e un’arma vera. Ma è possibile effettuare una distinzione attraverso alcuni particolari: la pistola a salve, ad esempio, non riporta il logo dell’azienda di produzione e generalmente non ha marchi, ad eccezione dei modelli da collezionismo.
La classica scacciacani presenta sull’impugnatura o sulla canna la dicitura “a salve”, capibile anche da un metro di distanza. L’elemento estetico che spicca maggiormente tra i due tipi di pistole, consiste nella presenza di un tappino rosso situato sulla bocca della canna e prescritto dalla legge. Una pistola a salve è un’arma a canna chiusa, ovvero piena di acciaio e con flusso d’aria rivolto in alto o di lato.
Nonostante queste particolarità, la meccanica generale che include caricatore, percussore e i dispositivi per l’espulsione dei bossoli e per la sicurezza è uguale in entrambe le armi. La prima differenza relativa al funzionamento, riguarda l’impossibilità di sparare i proiettili: infatti, nonostante questi ultimi siano caricati con polvere da sparo e avvenga lo stesso meccanismo di contatto tra precursore e detonatore, al momento della detonazione non c’è rilascio di proiettile.
I bossoli sono in acciaio come nelle pistole vere e il detonatore è situato nella parte posteriore; i proiettili a salve hanno lo stesso diametro di 8 mm ma non contengono la pallottola, anzi questa è sostituita da una spaccatura a croce che permette alla fiammata e alla polvere da sparo di passare durante la detonazione.
Una pistola classica spinge il piombo verso la canna, mentre nella pistola a salve si lascia sfogare la polvere in apposite fessure, di solito posizionate nella parte superiore o laterale della canna. Per qualsiasi dettaglio è consigliabile consultare il sito indicato sopra.
Come scegliere una pistola a salve
La scelta di una scacciacani deve tenere conto di diverse caratteristiche, in base alle proprie necessità. Una di queste peculiarità riguarda il prezzo, infatti una pistola a salve può costare da poche decine di euro a migliaia, considerando la qualità dei materiali usati e dei dettagli.
Qualora servisse una scacciacani solo per allontanare alcuni animali, si può optare per un modello poco costoso, mentre per i collezionisti o gli escursionisti è consigliata una tipologia più costosa. Altro fattore da valutare è quello della potenza, determinata dalla detonazione e dal percussore:
quest’ultimo deve essere di eccellente qualità, in modo da garantire maggiore potenza in base all’utilizzo e all’area da coprire.
Spesso nell’acquisto di una pistola a salve, viene tralasciato un elemento fondamentale che è quello della sicurezza: bisogna sempre accertarsi della presenza del tappino rosso per non incorrere nel rischio di violare la legge.
Opinioni e recensioni
Un aspetto degno di attenzione riguarda i pareri di coloro che hanno già provato una pistola a salve. In questo modo si ottengono informazioni molto interessanti sul prodotto da acquistare. Molti shop online offrono, inoltre, l’opportunità di leggere le recensioni degli utenti, in modo da poter fare un acquisto ponderato e idoneo alle proprie necessità.